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Visualizzazione dei post da marzo, 2008

Biopoint Controlspray lacca

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Sono cresciuta negli anni ’80 e rivendico il diritto all’uso e abuso della lacca! Purtroppo io e i prodotti per styling non andiamo d’accordissimo. Ne faccio sempre un pessimo uso e la cosa più piacevole che possa capitarmi è che i capelli mi si aggroviglino in un blob senza forma. Con la lacca pure ho avuto la capacità di mettermi in situazioni imbarazzanti: a mia discolpa c’è la constatazione di non aver mai incontrato nessuno che ci stesse bene. Hai voglia a pubblicizzare l’effetto naturale, a me i capelli dopo lo scenografico scuotimento non tornano mai in piega. E infatti il prodotto spray di cui voglio parlarvi non è tanto una lacca, quanto un trattamento anticrespo. La linea per capelli ricci e crespi della Biopoint funziona, siòri e siòre: ve lo dice una che con l’umidità ha combattuto per una vita. Solo lo shampoo non mi piaceva perché aveva un profumo un po’ inquietante e faceva poca schiuma (io voglio le mille bolle quando si parla dei miei capelli). Lo spray, in effetti, ha

Bourjois Eau de Gloss

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L’etichettina dice : gloss non appiccicoso, fresco ed idratante. La pubblicità mostra una ragazza coi capelli al vento e lascia immaginare che non abbia l’incubo di dover staccare i suoi crini dall’ammasso vischioso del suo lucido per labbra preferito. Dunque mi dico: prova. Io ho provato, ma a me continua ad appiccicarsi tutto, dita comprese, non so che dire. Capelli elettrostatici? Dita pasticcione? Comunque è vero, l’Eau de gloss Bourjois è un molto fresco, probabilmente per la presenza di menta piperita nei suoi ingredienti, ed è abbastanza idratante al momento dell’applicazione grazie alla sua consistenza più fluida e scorrevole. Il prezzo è sui dodici euro, i colori pochini e alcuni anche abbastanza strani a giudicare dall’aspetto esterno: io ho preso il numero 15 ‘framboise glacée’ (acquisto sempre tutti i rossetti fragola che trovo, a quanto pare) e sulle labbra mi risulta… come dire? Un po’ fluò! Insomma, non il più felice degli acquisti. Mi va un po’ male con Bourjois di rece

Nivea Olio Docciaschiuma Idratante

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Anche sulla mensola della mia doccia c’è un bel caos. ‘L’importante è costruirsi un’alternativa’, diceva una pubblicità di prodotti telefonici, qualche tempo fa. Io l’ho presa alla lettera: chi mi dice che oggi avrò voglia del docciaschiuma alla fragolina e non di quello neutro? Nel dubbio, l’olio doccia della Nivea vince sempre l’ultima passata di spugna. Il fatto è che mi piace troppo la pelle morbida che lascia al suo passaggio. Esistono altri olii da bagno in commercio (il prossimo nella mia lista è quello dei Coloniali Atkinsons…) ma per il mio budget ridotto questo va benissimo. Benedetta sia la Beiersdorf e la sua Nivea, con tutte le estensioni di gamma. Devono dirmi, tra l’altro, perché la linea trucco non è disponibile sul mercato italiano, mentre per me sarebbe il trip assoluto! I tempi in cui Nivea era solo fluida o densa nella scatolina rotonda sono storia ormai. Adesso fra viso, corpo, capelli, solari manca solo il trucco, appunto. Facciamo una petizione! Sulla spugna l’ol

Revlon LipGlide Sheer gloss

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Pro: un bell'applicatore, per un gloss carinissimo Contro: attenzione a testare il colore, prima di acquistare Prezzo: intorno ai 10 euro Curiosità: la Revlon propone anche un ombretto in crema con questo genere di applicatore... intrigante! Against Animal Testing ************************************************** Uh che meraviglia il gloss col feltrino che si ricarica con un click. La prima a pensarci è stata la Revlon qualche anno fa: ora con questo stesso sistema esistono anche ombretto e concealer, ma fino a questo momento la mia esperienza si ferma al gloss, poi magari approfondirò per voi. Che esperienza avete con Revlon? Io ottima. Soprattutto gli smalti, per la fascia di prezzo medio bassa sono ottimi. In merito ai rossetti, dieci anni fa avevo un duo matita-gloss dedicato alle serate in cui mi sentivo più fatalona, si trattava di un rosso amarena lucidissimo che era tutto un programma. Qualcuno ancora ne parla. Gli ombretti mono sono stati miei fedeli compagni fino all

Pantene Time Therapy Spray Nutriente Notte

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Bisogna essere pazze strafissate come me per acquistare questa cosa, lo ammetto. Dovrei un giorno decidermi a reprimere i miei istinti cosmetici e mettere un soldino nel cosiddetto ‘dindarolo’ ogni volta che contengo la mia shoppinghite acuta, scommetto che il famoso viaggio in Giappone che sogno da anni sarebbe mio in poco tempo. Ma secondo voi, io, potevo non comprare uno spray notte per i capelli? Questi poveri crini negletti e tormentati da anni di stirature, ora che si arricciano felici sulle mie spalle, non meritano anche loro una coccola in più? Di tutte ho scelto ovviamente la più paradossale, e vorrei chiedere alla Pantene: in quanti abbiamo comprato questo prodotto? Il bene è che costa poco: 5 euro. Il meglio è che funziona pure! Ma andiamo per gradi: questo spray è dedicato ai capelli sfiniti da styling selvaggi, come i miei appunto, e non chiede altro se non lo sforzo serale di essere vaporizzato sulla vostra chioma stressata e lasciato agire tutta la notte. La promessa è d

L’Oréal Filler Collagene Decontract Rughe

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Ecco. Quest’ultimo acquisto, credo, denuncia tutto lo stato di prostrazione in cui mi trovo a causa dell’imminente cambio di decennio sulla mia carta d’identità. Ho comprato un filler. Svegliatami un mattino con qualche linea di troppo sulla fronte, ho deciso che bisognava intervenire, bando alle ciance. L’acquisto è stato ponderato, male probabilmente, perché ho preso una specialità che forse non va bene per la mia età (da un certo punto di vista ho quasi un sospiro di sollievo…). Mi spiego meglio. Avevo visto Claudia Schiffer nella pubblicità che lo usa come un filler vero e proprio, applicandolo solo sulle cosiddette ‘rughe del pensatore’. Non è per vantarmi quando dico che io penso troppo, perché io penso troppo e male. Forse penso troppo anche al fatto di non essere Claudia Schiffer, ma tant’è. Il risultato è questa serie di onde sulla fronte che io proprio non sopporto. Dopo aver riso in pieno viso ad una farmacista che voleva vendermi l’Eluage della Avéne al costo di 35 euro, e

Helena Rubinstein Wanted Gloss

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Quando ero al liceo ero fermamente convinta del fatto che solo Helena Rubinstein fosse in grado di produrre mascara validi. E a riprova di questo risparmiavo i centesimi (che all’epoca erano poche centinaia di lire) per l’acquisto circa trimestrale del prezioso oggetto. Nonostante da allora mi si sia aperto un mondo di possibilità cosmetiche, la mia opinione sull’Helena Rubinstein non è stata scalfita. Anzi, l’immagine che avevo della sua sola offerta relativa al make-up delle ciglia si è estesa a tutti i suoi prodotti, perché fino a questo momento non ho mai avuto una brutta esperienza con questo marchio. La matrona fondatrice Helena Rubinstein sosteneva che non esistono donne brutte, solo donne pigre. A conferma di questo assioma c’era proprio lei, che bella non era, eppure emanava un fascino tutto particolare ed era sempre circondata da cicisbei. L’azienda da lei costruita è oggi un marchio L’Oréal, e la sua testimonial è Demi Moore. Questa scelta glamourous è un po’ strana, visto c

Johnson's Holiday Skin

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Pensate quanto è frustrante crescere giocando con un’abbronzatissima Barbie Malibu avendo una pelle bianco-mozzarella. Passare da un incoraggiante rosso aragosta dei primi giorni di mare ad un mortificante beige nelle settimane successive. Tornare da Riccione e vedere che la tua amichetta del cuore è talmente nera che quando vi date la manina sembrate una pubblicità dei Ringo Boys. Ovviamente è arrivato il momento in cui ho detto ‘basta!’ a tutto ciò e ho deciso di reagire. Non con le lampade, perché le temo; né con gli autoabbronzanti, dopo aver visto gente arancione per strada (anche se mi dicono che le nuove formule hanno neutralizzato l’effetto, però temo di dover pagare qualcuno per un’applicazione uniforme). Ho deciso di comprare Holiday Skin. A me la Johnson & Johnson piace, non so a voi. Il baby olio è quello che è per generazioni di donne, e recentemente ho provato delle salviettine struccanti meravigliose. Quando sulle riviste di moda e bellezza hanno cominciato a compari

Maybelline Great Lash Blackest Black Mascara

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Hahahaha, un mascara che costa 7,50 euro, uhuhuhu!!! Scusate lo scoppio di ilarità, ma non avevo altro modo per rappresentarvi in maniera efficace la mia espressione davanti al Great Lash mascara di Maybelline. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui avrei dovuto rendervi conto della mia annosa ricerca del mascara perfetto, e quel momento è QUESTO momento. Sedetevi comode, e ascoltate la storia di questa povera donna che sin da giovinetta ha sperato che prima o poi, assieme al seno, le crescessero anche ciglia lunghe e folte, arcuate come ali di farfalla. Purtroppo sono altre le misure che col tempo si sono dilatate in me, segno evidente di preghiere espresse in maniera alquanto confusa. Dal mascara Deborah che incorniciava i miei occhi con ciglia simili a tanti piccoli spilli storti (che immagine è mai questa? direte voi. Ebbene è proprio così, credetemi), al mascara Chanel che era favoloso nonostante la povertà del mio materiale di partenza, ma che costava davvero t

L'oréal Mineral Blush

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A mia discolpa c’è il fatto che ancora non sapevo che fosse fidanzata con ‘mio marito’ Javier Bardem, altrimenti non avrei mai acquistato un prodotto pubblicizzato da Penelope Cruz. Sarà per questo che il Mineral Blush de L’Oréal giace lì in una delle mie pochette per il trucco, e lo uso alquanto di rado? Scherzi (neanche tanto…) a parte, purtroppo ho fatto un acquisto un po’ infelice. Mi è costato circa 14 euro e forse sono io che non so usarlo. Come al solito mi sono fatta incantare da un prodotto con una modalità di utilizzo alternativa. Ma andiamo per gradi: L’Oréal lancia qualche tempo fa un fondotinta minerale in polvere e miete grandi consensi fra le consumatrici (io però ho letto anche recensioni non proprio positive). Il make up minerale è di gran voga ultimamente in quanto non solo è più leggero, ma ha anche un effetto benefico sulla pelle. La curiosità si è infittita quando ho visto una collega adoperarlo, e nel momento in cui è stato presentato il blush della medesima linea

Garnier Nutritionist Trattamento Integratore Rigenerante

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Ebbene sì, ho comprato un antirughe. Vabbeh dai, quanto la faccio tragica. E poi Garnier Nutritionist non è proprio un antirughe, è un PRE antirughe, semmai. Insomma, sia quello che sia, grazie Garnier perché hai prodotto un’ottima crema, e che te lo dico a fare. Era da tempo che l’idea di cambiare crema giorno mi frullava per la testa: niente che non andasse nel mio idratante abituale, ma io quando finisco una confezione non ricompro quasi mai la stessa marca. In effetti questa volta la voglia di cambiare, devo ammetterlo, era dovuta anche al fatto che volevo una specialità più ricca: mi è venuta la fissa dell’età che avanza e dovevo metterla a tacere in qualche modo. Alla mia età (29 anni, ancora per poco) si è in una specie di limbo dermatologico: la pelle del viso non è più quella di prima ma non è neanche in condizioni disperate, diciamocelo, e io non volevo rischiare di spendere una fortuna per qualcosa che poi magari non avrebbe fatto al mio caso. Facendo un giretto in profumeri