BeneFit Dr Feelgood

Quanto può essere frustrante dimagrire, mentre la tua pelle rimane grassa?
È un controsenso intollerabile.

Questa, e altre amenità del genere ‘e vabbeh dai’, sono corse in soccorso del mio senso dello sciupìo cosmetico quando mi sono trovata davanti allo scaffale della Benefit, da Sephora alla stazione Termini.
Il male è che la mia dipendenza nei confronti di questo marchio è ormai sfociata nella mania manifesta. Il bene è che i prodotti BeneFit mi risolvono la vita.

Magari ‘risolvono’ è un parolone troppo grosso, però che termine usereste voi per definire un balsamo viso che, se esistente all’epoca dei miei quattordici anni, avrebbe fatto di me una supermodel?! Questo concetto è ancora più grosso del parolone precedente…

Ma passiamo ai fatti.
Io, vi dicevo, dimagrisco lentamente ma dimagrisco, eppure la mia pelle rimane grassa. Non è colpa di nessuno se non sua, io la idrato bene, ma lei dopo un po’ comincia a brillare, è matematico. La cipria non mi va di usarla perché mi dà un senso di polvere, e poi devo ancora trovarne una tanto libera e leggera da non darmi fastidio. Le specialità opacizzanti mi seccano la pelle e mi fanno sembrare più vecchia. Insomma, io nella vita sono una persona tanto accomodante: è la mia epidermide che ha un carattere tremendo.
Sulla carta, un balsamo sarebbe stato l’ultimo prodotto che avrebbe potuto fare al caso mio, ma metteteci uno scatolino retrò, chiamatelo Dr Feelgood (adoro l’omonima canzone resa famosa da Aretha Franklin!), fatelo produrre da Benefit al ‘modico’ costo di 30 euro, vi pare che potevo ignorarlo?

A prima vista, Dr Feelgood si presenta come un bel blocco di cera dall’odore vagamente limonato, onestamente non particolarmente attraente. La spugnetta non ha un aroma fruttato anche lei, ma non fa nulla. Oddio che sbaglio, mi sono detta quando ho constatato queste cose. E vabbeh (aridaglie quanti e vabbeh in questi giorni!) proviamolo.
Ho cominciato a strofinare la spugnetta sul balsamo per cinque o sei secondi in modo da scioglierlo e poi l’ho applicato dapprima picchiettando e poi stendendo sul viso pulito, senza fondotinta.
Da quel che leggo però può essere usato anche sul make up.

All’inizio non mi sembrava avesse chissà quale effetto.
Si stendeva bene, sì. Non diventava polvere, semplicemente diventava invisibile sulla pelle.
Poi finita l’applicazione mi sono guardata allo specchio.

Viso riposato, incarnato serico, sano. Un miracolo.

La pelle che ho sempre voluto, quella trasparenza invidiabile, quella luminosità diffusa… E poi niente aspetto lucido, le linee di espressione leggermente riempite, e soprattutto una morbidezza e una setosità (sì, setosità, avete capito bene!) invidiabile. Qualcosa di simile mi è capitato di provarlo con la Idealist di Estée Lauder (di cui comunque più in là vi parlerò perché ho letto che è amata da molte di voi), ma Dr Feelgood per me ha fatto molto più di una base trucco. Sul viso non si avverte mai durante tutta la giornata. Dopo circa sei ore qualche vago brillìo si avverte, ma niente di paragonabile a quello che mi capitava in passato. L’effetto freschezza, invece, rimane intatto, dalla sera alla mattina.

Io non posso più farne a meno.