Wanted! Bourjois Fond de Teint Pinceau fondotinta con pennello incorporato

Ma voi lo sapevate che Bourjois è Chanel?
A quanto pare da qualche tempo c’è un po’ della grande Coco in questo marchio colorato e malizioso, accessibile per lo più a tutte le tasche anche se distribuito secondo me in maniera alquanto scellerata.

Purtroppo, nonostante la fortissima attrattiva che provo verso Bourjois, devo ammettere di non essermi trovata sempre bene con i suoi prodotti. Ma mi è bastata una sola positivissima esperienza con un loro fard per incatenarmi vita natural durante alla logica del ‘diamogli una seconda opportunità’. Figurarsi quando ho visto su un magazine inglese il loro nuovo fondotinta con pennello incorporato.

In principio era “by Terry”, marchio costosetto distribuito nel circuito delle profumerie Sephora: è stato uno dei primissimi prodotti di questo genere, e le beauty editor di tutti i giornali su cui appariva si sperticavano in lodi entusiastiche sul suo potere illuminante ed uniformante, nonché sulla bellezza ed efficacia del relativo pennello automatico.
Non sono rimasta molto contenta nel constatare, non appena ne ho avuto la possibilità, che il fondotinta ‘by Terry’ non fa al caso mio. Né più né meno come nel caso di Creme de La Mer, anche qui ho assaporato l’amaro gusto dell’essere in minoranza: l’ho trovato troppo rosato, troppo finto. Quando anche Yves Saint Laurent ha proposto la sua versione del ‘brush-on foundation’ sono rimasta comprensibilmente tiepidina. Adesso invece che Bourjois ha lanciato (all’estero: da noi arriverà a marzo) il suo ‘fond de teint pinceau’ mi è ritornata la fregola di lanciarmi all’avventura.

In questo desiderio inconsulta c’è tutta la mia irragionevolezza in campo di make up.

Per le ragazze come me che hanno seri problemi di applicazione del trucco, un fondotinta come questo è un finto alleato. Non è facile dosare la quantità di crema da erogare, né tantomeno stenderla senza l’appoggio di una spugnetta. Non è invece difficile che le setole del pennello rimangano spiacevolmente intrise di troppo colore e che magari all’utilizzo successivo si rivelino un disgustoso ammasso di pelucchi e fondotinta raggrumato, con tanto di tappino da maneggiare con lo smacchiatore a portata di mano: me lo dice quel sesto senso che ho, e anche la visione del tester ‘by Terry’ da Sephora, evidentemente provato dall’affettuoso entusiasmo delle visitatrici.

Eppure lo voglio.

Alla fine, è molto probabile che l’esperienza non disti molto da quella fatta col ‘by Terry’, ma siccome Bourjois ha dato a questo prodotto così intrigante una confezione tanto bella, e siccome comunque sono due marchi diversi, chi sono io per snobarlo?

Il male è che ci vogliono ancora 5 mesi per vederlo in Italia. Il bene è che così ho il tempo di consumare (almeno in larga parte) tutti i fondotinta che affollano la mensola del mio bagno prima di fare spazio anche a quest’ultimo arrivato ;-)