Sephora Make-up Show coffret de maquillage

Dedico questo post a Vale, che come me ha avuto una folgorazione sulla via di Sephora.

A che cosa servono le trousse?

Io, che le compro da anni, ancora non lo so.

Forse si acquistano perchè sono belle a vedersi.

Stanno bene nell'armadietto del bagno, fino a quando non diventano troppe e si ammonticchiano l'una sull'altra, quando è possibile. Mettete le trousse Pupa, divertentissime ma totalmente non impilabili - e questo è male.

Oppure forse si acquistano per illudersi: ora mi prendo questa così la smetto di spendere soldi per il maquillage, qui c'è tutto così poi dopo non ne parliamo più.

Negli anni ne ho avute a bizzeffe, dalla prima Bizzarre necessaria a realizzare il make-up della recita di terza elementare (il tema, a giudicare dai reperti fotografici dell'epoca, doveva essere 'meretricio minorile a Bangkok') a quella dell'adolescenza, il cosiddetto 'occhio' della Naj-Oleari, due o tre cuori della Pupa, appunto, e altre ancora.

Non ricordo di aver mai completamente usato una trousse: rimaneva sempre quella coppia di colori che non venivano mai adoperati. Poi invece ci sono quegli ombretti e quei fard che ti stanno benissimo ma che sono stati prodotti per quella sola occasione.

In un modo o nell'altro le trousse sono nate per renderci frustrate: della loro presenza, della loro assenza, del loro numero, dell'esistenza o meno di scomparti segreti e pennelli funzionali, persino della bellezza di quella della nostra migliore amica rispetto a quella in nostro possesso.

Credevo di aver messo la parola 'fine' alla mia storia con le trousse quando due natali fa, durante una visita a Sephora, mi trovai davanti il cofanetto Make-up Show (tra l'altro credo sia ancora in vendita). Quando l'ho visto, non so cosa mi sia preso, doveva essere mio.

Essendo vicino il Natale, alla domanda di mio fratello 'Cosa vuoi che ti regali?' avevo prontamente risposto indicandogli questo coffret, glie lo avevo descritto e gli avevo indicato il prezzo (29 euro) credendo di essere stata molto precisa. Invece sotto l'albero ho trovato un'altra trousse di 29 euro, la Latin Love a forma di torta del marchio Dama, che neanche è male, ma non è QUELLA. Non ho fatto un plissè, per carità, ma dopo aver passato il 26 dicembre a mordere un fazzoletto, il 27/12/2007 mi sono presentata da Sephora e la Make-up Show me la sono procurata da sola.

64 ombretti.

32 gloss.

8 fra blush e ciprie.

Che cosa meravigliosa!

Non li uso tutti, è vero, ma non escludo di farlo. Il bello è che sono tutti ottimi e mi piace l'effetto che danno. Molti colori sono totalmente inadatti al trucco di ogni giorno, ma nelle occasioni speciali fanno un figurone. Gli applicatori ahimè non sono molto delicati, anzi grattano un po', ma non fa nulla, se non piacciono basta sostituirli con altri più consoni alle nostre necessità. Degni di menzione a mio parere sono i gloss, davvero belli, e i fard hanno colori passepartout.

La confezione gommata all'esterno presenta delle finestrelle da cui si intravedono alcuni dei colori: io la trovo stupenda!

Ho visto che questo stesso genere di trousse è stato prodotto con varie alternanze di colori, tuttavia non è sempre facile reperirne esemplari nei negozi Sephora: se vi capita, cercatele.

E se poi impazzite davanti agli 'scompartimenti segreti', non dite che io e Vale non vi avevamo avvertite.