Profumissima

Care Profumissime, vi scrivo per segnalarvi che da oggi in poi sul lato destro dello schermo, in basso, potrete trovare un nuovo elenco di link denominato 'Idea regalo: idee per tutti i gusti'. Ho pensato potesse essere carino e utile riunire i link ai post dedicati agli articoli che secondo me sono più indicati da regalare. Un piccolo aiuto in più quando abbiamo un'occasione speciale o una persona speciale da festeggiare e non ci viene in mente nulla. Spero che la cosa possa farvi piacere :-)

Pro: funziona. Contro: disponibile solo nelle profumerie Sephora, ha un profumo un po' particolare e si assorbe piuttosto lentamente. Prezzo: 8 euro Against Animal Testing ************************************ Questo post è dedicato alla nostra Lisa, che di onico-disavventure recentemente ne ha avute tante. Su col morale Lisa! Ora hai la scusa per prenderti cura delle tue unghie ancora più di prima ;-) Di recente ho la fissa per gli smalti. Li cambio a giorni alterni e il tutto ovviamente deve essere coordinato all'abbigliamento, che ve lo dico a fare. Il lato curioso della disoccupazione è questo: le cose che prima erano impensabili, o semplicemente impossibili a causa del poco tempo a disposizione, diventano all'improvviso parte integrante di una sorta di nuova routine. Ecco allora che il mio dopopranzo è diventato un momento di Nail Spa privatissimo. Il bello delle tare mentali è che, per quanto vogliate nasconderle, vengono sempre fuori da qualche piccolo trascurabile

Pro: bello, bellissimo, ma... Contro: poco pratico, e non lascia neanche la pelle profumata. Prezzo: 4,50€ Against Animal Testing ***************************************** Forse nella vita bisogna augurarsi di non avere una vasca da bagno. Meglio la doccia, dicono: più veloce, più igienica, più economica. E quando dico 'più economica' non intendo far riferimento alla quantità di acqua che viene consumata durante il suo utilizzo, ma voglio proprio significare quanto segue: per la vasca da bagno esistono molte più cose deliziosamente inutili e costose rispetto a quante non ne siano state concepite per la doccia, e questo è un dato di fatto. Il docciaschiuma sciolto nell'acqua della vasca si può fare, no? Anche il misterioso sapone attaccato ad una corda, che usava tanto negli anni '70/'80 e di cui nessuno ha mai realmente compreso l'utilizzo, era un oggetto da bagno versatile qualunque fosse la modalità di pulizia prescelta. Ma le zollette da bagno, o comunque

Sinceramente? Ho avuto qualche dubbio sull’eventualità di pubblicare questo post. Non perché stiamo parlando di un prodotto poco valido, anzi: esattamente il contrario. Né a causa del fatto che lo struccante in questione costa un occhio della testa, ben 48£ (sterline, fate ben attenzione) per 100ml. Il problema, semmai, è che Eve Lom Cleanser non è distribuito in Italia. Mi dovete perdonare se spesso e volentieri vi coinvolgo nelle mie smanie di acquisto online, la mia è una passione anche non condivisibile e mi rendo conto che può essere fastidioso farsi mettere in testa qualche altro tarlo di acquisto come se non bastassero le eterne lusinghe che ci provengono dalle vetrine delle profumerie vicino casa nostra. Tuttavia penso lo abbiate capito, la finalità di questo blog non è tanto quella di mettervi a conoscenza dei miei ultimi acquisti, cosa che immagino possa avere per voi un grado di interesse del tutto relativo, ma semmai è quella di utilizzare la nostra comune passione per il

Mi fanno abbastanza ridere le ninfette della tv quando dicono che di un uomo guardano gli occhi e le mani. Poi le trovi accasate con personaggi dallo sguardo bovino che si mangiano le pellicine attorno alle unghie. Però è vero, più o meno tutte diciamo così quando ci chiedono cosa ci piace in un uomo. Forse fa intelletuale, non so. Anche gli uomini non danno risposte particolarmente fantasiose in questo senso: non vanno mai più in là del consueto binomio irriferibile in queste pagine. Forse fa particolarmente maschio, non saprei. Però non facciamoci prendere in giro, care ragazze, quelli guardano tutto. TUTTO. Ebbene sì, guardano anche le mani delle donne. La mia amica Chiara sicuramente saprà a chi faccio riferimento, quando parlo di una nostra comune conoscenza mashile con una particolare ossessione per gli smalti colorati. Amava il Noir Ceramic ma ebbe il coraggio di sbeffeggiare uno Chanel color fuxia. Non glie ne sfuggiva uno. E se avevi una cuticola fuori posto era tanto sfacciat

Si dice che quando si è caduti molto in basso non si può che risalire. Io invece, che già pensavo di aver raggiunto il limite del furore orgiastico per gli articoli di profumeria, ho dovuto conoscere nuovi abissi di abominio. Il marchio BeneFit ha aggiunto alla parola 'mania' nuovi gradi di perversione. La cosa più divertente, quando si ha una fissa come la mia, è la ricerca di nuovi modi per soddisfarla: non bastava rimanere attaccata alle vetrine per spiare i nuovi succulenti arrivi, no. C'era bisogno di spulciare le riviste estere per sapere cosa si vende lì che qui invece non c'è. D'Finer D'Liner, per esempio, è un prodotto BeneFit che ho conosciuto tramite Elle UK. Sul sito http://www.benefitcosmetics.com/ non mi ero accorta della sua esistenza. Per fortuna ora BeneFit in Italia è distribuito da Sephora, ma per esempio la 'filiale' di Salerno ha dismesso il marchio con mia somma frustrazione. Va da sè che, in occasione della mia ultima visita roman

Pro: versatile, e portabile. Contro: non distribuito in Italia. Provate con Ebay. Prezzo: circa dieci euro Against Animal Testing ******************************************* Dicono che la vita dell’uomo (e della donna) passi attraverso fasi ben distinte. Io, per esempio, ho attraversato la fase dei rossetti, quella dei fondotinta, adesso sono nell’era del fard. Fino ad un anno fa circa, lo indossavo solo in occasioni più che speciali, sentendomi anche piuttosto ridicola per l’aspetto da vaga matrioska che mi dava. Da quando ho scoperto il Maybelline Dream Mousse Blush, mi sono totalmente riappropriata di questo strumento di seduzione e non lo mollo più. Temo che comincerò ad usarlo anche per stare in casa. Davanti a me si apre l’universo inesplorato del rouge per guance, e così come l’essermi affrancata dalla piastra del parrucchiere mi ha catapultato nel reparto capelli delle profumerie del circondario, così pure questo revival del fard mi sta facendo danzare davanti agli occhi tut

E ci risiamo con Bottega Verde. Vengo col capo cosparso di cenere a dirvi che ormai è definitivo, mi ero proprio sbagliata su questo marchio. Purtroppo né la pubblicità né le tante amiche consumatrici convinte di Bottega Verde erano mai riuscite a scostare il mio giudizio dalla condanna a priori che avevo inferto ai suoi prodotti. A questa testardaggine congenita si aggiunga la mia leggera antipatia per la testimonial del marchio, altro difetto che mi tiene spesso ingiustamente lontana da prodotti più che validi. C’è voluta la tirchieria per spingermi verso la sua crema seno, in offerta al 50% di sconto, ed è stata infine un’altra amica, che qui pubblicamente ringrazio, a regalarmi questo Olio rivitalizzante per capelli. Se solo l’avessi conosciuta prima! Bottega Verde, dico, ma anche la mia amica. Sto pensando a tutti gli anni in cui i miei capelli mi ricadevano come morti sulle spalle: ora, invece, con qualche spruzzata di Olio Rivitalizzante ai semi di lino Bottega Verde prima di as

Mi sono immolata sull'altare della sperimentazione cosmetica. Come ho già avuto modo di dirvi in occasione del post sul gommage mani di Sephora, è raro che il famoso marchio francese lanci qualcosa di innovativo sul mercato senza che io ne approfitti. Dopo tutto ci vuole poca spesa, e la resa di solito è soddisfacente. Qualche tempo fa, aggirandomi come un'invasata fra gli scaffali delle sue profumerie, ho visto questa bustina piatta contenente bizzarre appendici rosse, e ho letto 'Nail patch'. Lo smalto adesivo! E chi l'avrebbe mai detto?! Ho subito cercato informazioni sul sito http://www.sephora.it/ ma i dettagli su esso riportati erano piuttosto blandi. Il prodotto in questione costa poco meno di 8 euro, quindi non un grosso rischio da correre se proprio avessi voluto procedere con un acquisto a scatola chiusa. Tuttavia non volevo fare l'ennesimo colpo di testa cosmetico, quindi ho insistito nelle richerche e ho scoperto che anche l'Avon produce uno sma

In realtà non era quello che volevo. Perchè io avevo deciso che il primo eyeliner in gel che avrei provato sarebbe stato di Bobbi Brown, capite. Purtroppo il destino ha voluto che, nonostante prolungate sedute di Ebay per procurarmelo all'ultimo rilancio, ci sia sempre stata qualcuna più munifica o semplicemente più veloce di me a strapparmelo. Il formato "Compralo Subito" non lo vogliamo proprio prendere in considerazione, eh? cari venditori di Ebay? Non voglio tediarvi con la storia dell'amore a prima vista fra me e l'eyeliner di Bobbi Brown, ma il fatto è che quando ho incrociato il suo sguardo dalle pagine di Elle USA non sapevo neanche esistesse il formato gel per questo prodotto. Nel tempo poi è uscito quello Clinique, ad esempio, ma io no, dovevo avere Bobbi Brown. Ora, anche Rhett Butler alla fine si stufa di star dietro a Rossella O'Hara che ansima 'Ashley! Ashley!' per tutto il film: a un certo punto ho capito semplicemente che troppi marosi

Care ragazze, come alcune di voi sanno già è mia abitudine valutare i vostri commenti prima di pubblicarli, per evitare di ricevere spam come in passato mi è successo. Tuttavia mi rendo conto che arrivando per la prima volta su Profumissima è abbastanza sgradevole lasciare un messaggio e non vederlo visualizzato subito. Ho pertanto deciso, almeno per il momento, di provare ad eliminare la mia moderazione facendo sì che i vostri messaggi appaiano in tempo reale su questo blog: sarà mia cura cancellare i commenti spam ogni qual volta ne avrò visti, sperando che non si verifichi mai il caso. Scatenatevi amiche mie! Baci dalla vostra Profumissima ;-)

Dedico questo post a Vale, che come me ha avuto una folgorazione sulla via di Sephora. A che cosa servono le trousse? Io, che le compro da anni, ancora non lo so. Forse si acquistano perchè sono belle a vedersi. Stanno bene nell'armadietto del bagno, fino a quando non diventano troppe e si ammonticchiano l'una sull'altra, quando è possibile. Mettete le trousse Pupa, divertentissime ma totalmente non impilabili - e questo è male. Oppure forse si acquistano per illudersi: ora mi prendo questa così la smetto di spendere soldi per il maquillage, qui c'è tutto così poi dopo non ne parliamo più. Negli anni ne ho avute a bizzeffe, dalla prima Bizzarre necessaria a realizzare il make-up della recita di terza elementare (il tema, a giudicare dai reperti fotografici dell'epoca, doveva essere 'meretricio minorile a Bangkok') a quella dell'adolescenza, il cosiddetto 'occhio' della Naj-Oleari, due o tre cuori della Pupa, appunto, e altre ancora. Non ricordo d

Questa storia ha inizio nel 1996. Sedetevi perchè lo sapete, io quando comincio a parlare dei miei capelli non la smetto più. Insomma, dicevo, in quell'anno ero in vacanza studio a Londra e ovviamente mi ero procurata un giornale femminile del luogo per potermi fare una cultura sugli usi e costumi locali in fatto di cosmetici (abitudine che conservo tutt'ora, che malattia). Su questo giornale, Marie Claire UK, si sosteneva che Nichole Kidman usava un certo Frizz Ease Hair Serum per domare i suoi riccioli ribelli e convertirli al liscio totale come tanti eretici costretti all'abiura dalla Santa Inquisizione. Ovviamente, alla luce dei miei anni di lotta al crespo, andai subito in tutti i Boots della città per reperirlo, ma il braccio mi si ritirò all'istante quando ne vidi il prezzo, che neanche ricordo: all'epoca avevo 18 anni e non spendevo ancora le cifre odierne, cercate di capirmi. Comunque, trattandosi di un prodotto non presente in Italia col tempo mi era passa

"Ultima che?!" E' un po' come il grande mistero degli anni '80: come si chiamerà la maglieria intima, Lìabel, Liàbel o Liabèl? Io dico Ultima Seconda. Secondo me, si legge Ultima Seconda. Cosa significa? Non l'ho mai capito, ma che differenza fa? Non è che il suo nome vada a discapito della qualità dei suoi prodotti. Nelle conversazioni fra amiche quando nomino Ultima II comincia il coro di "Ultima che?!". Ricordo distintamente una conversazione in cui una mi venne a dire di aver capito a quali prodotti stavo facendo riferimento, ma lei aveva sempre pensato si leggesse "ultima ii", il che mi ha davvero gettato nello sconforto del dubbio. Insomma, tutto questo preambolo per dirvi che, se non ne avete mai sentito parlare, credo si legga Ultima Seconda. Se invece la conoscete, vi prego di dirmi come si legge. In ogni caso, se non avete mai provato i suoi ombretti Duochrome è un vero peccato. La mia esperienza relativamente a questo marchio si

Perchè ho acquistato questa crema? Dunque... Facciamo due conti. Innanzitutto è rosa. Poi ha un dosatore. Ha un buon profumo. Costa pochissimo. Ragazze mie, sarò anche una ragazza complicata, ma a volte bastano queste poche banalissime cose per farmi felice. E dare felicità alla vostra pelle è la maggiore promessa di questo prodotto: la pubblicità lo presenta, più che come normale idratante, come 'euforizzante della pelle'. Merito delle Phyto-Dorphine, che onestamente non so cosa siano però. Il marketing dei prodotti di bellezza a volte scatena la mia ilarità, devo essere sincera: dare in pasto le Phyto-Dorphine a me che a stento ricordo la tavola degli elementi! 'Euforizzante della pelle', poi, cosa significherà? E se la mia pelle poi si euforizza al punto da fiorire di tanti allegri brufoletti? Non so voi, ma io ogni volta che provo una nuova crema per il viso ho un minimo brivido di fronte all'ignoto futuro epidermico che essa procurerà. Tuttavia io cambio idrata

Pro: effettivamente cambia un po' colore, e dona alle labbra in tutte le sue sfumature. Contro: costa un po', e comunque le modificazioni della tinta non sono eclatantissime. Prezzo: 17 euro Against Animal Testing ************************************************************************************* Quanti gloss possiedo? Non è che non li abbia mai contati, è che non ci sono mai riuscita. Il fatto è che ho un milione di borse, e da una stagione all’altra capita che io rinvenga in una tracolla invernale un lucido per labbra di cui avevo persino dimenticato l’esistenza. Per cui, anche se in questo momento mi sedessi a tavolino e decidessi di radunare i miei gloss, dovrei come minimo andare a riprendere pure tutte le borse di tutti i tempi, e anche in quel caso potrebbe darsi che un nuovo-vecchio gloss potrebbe venire fuori più in là dalla tasca di una giacca. Tutto questo significa una sola cosa, anzi due: la prima è che potrei magari decidere un giorno di diventare ordinata e

Quanto può essere frustrante dimagrire, mentre la tua pelle rimane grassa? È un controsenso intollerabile. Questa, e altre amenità del genere ‘e vabbeh dai’, sono corse in soccorso del mio senso dello sciupìo cosmetico quando mi sono trovata davanti allo scaffale della Benefit, da Sephora alla stazione Termini. Il male è che la mia dipendenza nei confronti di questo marchio è ormai sfociata nella mania manifesta. Il bene è che i prodotti BeneFit mi risolvono la vita. Magari ‘risolvono’ è un parolone troppo grosso, però che termine usereste voi per definire un balsamo viso che, se esistente all’epoca dei miei quattordici anni, avrebbe fatto di me una supermodel?! Questo concetto è ancora più grosso del parolone precedente… Ma passiamo ai fatti. Io, vi dicevo, dimagrisco lentamente ma dimagrisco, eppure la mia pelle rimane grassa. Non è colpa di nessuno se non sua, io la idrato bene, ma lei dopo un po’ comincia a brillare, è matematico. La cipria non mi va di usarla perché mi dà un senso

Ognuna ha il suo luogo di meditazione zen. Il mio è Sephora. Quello della mia città non mi fa impazzire ad essere sincera, ma nei giorni scorsi sono stata a Roma e ovviamente ne ho (ampiamente) approfittato. Sono entrata per i prodotti Benefit, che nel Sephora store di Salerno non sono più venduti, e dopo aver brevemente approcciato i tester ho cominciato ad afferrare scatolini a destra e a manca, del tutto ignara della presenza accanto a me di un commesso dotato di pratico cestino. "Tenga, le sarà di aiuto" mi ha infine detto lui, e quando mi sono resa conto di non essere sola ho avuto un momento di forte imbarazzo. Tuttavia è stato un attimo, perchè il mio occhio è stato immediatamente catturato da altro. In ogni caso, al secondo posto per indice di letalità economica nella mia lista di espositori di profumeria, dopo Benefit viene Sephora. Questi due marchi, che in termini di immagine non condividono nulla, hanno in comune il medesimo approccio ludico alla bellezza: se esis

Pro: sicuramente per le pelli aride è un toccasana, ma secondo me è possibile trovare alternative altrettanto valide senza scomodare le banche per avere un mutuo. Contro: io la trovo spropositatamente grassa, e dall'odore mi ricorda molto da vicino la Nivea. Quasi quasi mi viene un dubbio... Prezzo: almeno 130 euro per la confezione più piccola. Against Animal Testing *********************************************************************************** Stamattina, passando davanti alla vetrina di una delle più belle e succulente profumerie di Salerno, ho visto un piccolo allestimento dedicato a Creme de La Mer. Come in un flashback cinematografico, mi è tornata in mente la mia esperienza di utilizzo di questo prodotto, e ho pensato di condividerla con voi. Siete pronte? Ecco la storia. Ho visto per la prima volta questi accattivanti scatolini verdi e rosa qualche anno fa, mentre aspettavo Frank in un pomeriggio qualsiasi: dovete sapere che 'il solito posto' per me e il

E' da un po' di tempo, lo avrete notato, che parlo delle mie occhiaie. O forse no, non ve ne ho parlato affatto, ma credetemi, nella mia mente ne discuto molto spesso e mi trovo d'accordo con me stessa nel dire quanto segue: basta. A che serve darsi da fare con la dieta e con le creme antirughe qui, anti-imperfezioni lì e blablabla se poi ho due fosse sotto agli occhi che mi aggiungono dieci anni? Il problema sonno l'ho risolto con Collistar (vedi post precedente); il problema occhiaie, come lo trattiamo? In attesa di scoprire la crema contorno occhi dei sogni (che a quanto dicono le beauty editors non esiste, in quanto niente e nessuno è in grado di far miracoli per le pozze viola che incorniciano lo sguardo di alcune di noi), bisogna trovare il rimedio cosmetico che renda questa anticamera del destino meno angustiante. Ben sapendo che la BeneFit, il mio marchio di culto, produce una ricca scelta di specialità dedicate alle vampiresse come me, ho subito provveduto a pr

Ragazze mie, mi sento tanto egoista recentemente. Tanto tanto tanto. Di quell'egoismo sublime che si nutre di piccoli gesti, come quello di scrivere su un blog le proprie esperienze di acquisto in profumeria. E mi sento tanto più egoista quando penso che sto approfittando della vostra saggezza per migliorarmi la vita. Sapete della mia gratitudine nei vostri confronti a seguito della sperimentazione del fissatore trucco Diego Dalla Palma. Ora vi racconterò di come l'amica Kalligalenos, a cui dedico questo post, è stata in grado di farmi sognare in tutti i sensi. Ora, dovete sapere che la vostra Profumissima ha il sonno alquanto leggero. Il fatto che il mio quartiere sia un cantiere perenne di certo non aiuta, ma anche in momenti di insperata pace sono in grado di sfuggire dalle braccia di Morfeo alle 5 del mattino per non farvi ritorno che la sera dopo. Purtroppo la cosa è ciclica e piuttosto imprevedibile. Forse è il cambio di stagione, forse sono i pensieracci di ogni giorno,

E' il fissatore per le fissate come la sottoscritta, ragazze. Scommetto che nessuno lo ha mai comprato con la motivazione che ha spinto me. Dovete sapere che una delle mie occupazioni preferite, oltre alla scrittura di questo blog s'intende, è girare per la Costiera Amalfitana sullo scooter assieme al mio ragazzo. Questa attività, che a prima vista è un'innocente diversivo e che ad uno sguardo superficiale non sembrerebbe in nessun contrasto con Profumissima, è in realtà un vero e proprio attentato al mio aplòmb già messo a dura prova dalle scarse dotazioni di Madre Natura! Infatti: i capelli mi si appiattiscono sotto il casco, il trucco mi si scioglie allegramente nel vento e una volta ci ho persino rimesso la cintura di un trench fuxia di ultimissimo acquisto, in quanto me l'ha fritta la marmitta col suo calore infernale. Se per i capelli si accettano suggerimenti (io sull'argomento sono abbastanza pivella, ma sempre aperta alle esperienze altrui), e se per la cin